TDS – 28 agosto 2019 – di Alessandro Crestani

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Ringrazio tutte le persone che mi hanno seguito su utmb live, purtroppo ad un certo punto è comparsa la dicitura “sospeso”. Ci sono tanti motivi per cui ho deciso di ritirarmi al km 123.9, i primi segnali negativi li ho avuti dopo la lunghissima discesa che porta a beaufort (km 91). Al base vita avevo nausea, non avevo voglia di mangiare e di bere. Avevo voglia di sdraiarmi un pochino, ma la struttura era gremita di persone e faceva un caldo soffocante. Molti atleti che si erano ritirati erano in attesa di una navetta per il rientro. Mi sale la negatività e comincio a pensare a l’interminabile mole di km dislivelli dovrò affrontare ancora. Mi cambio le calze, i piedi sono in condizioni terribili per vie dei tratti invasi da acqua e fango. Le scarpe non le cambio (forse un errore?). Mi faccio tre giri di brodo cdo nella mia ciotola per cani e mi studio la cartina. Dopo quasi un’ora prendo la fatidica decisione, si prosegue fino a les contamines e lì si vede come va. La nausea va meglio, riesco a mangiare 2 pezzi di pane e formaggio. Esco nella notte, sono incredibilmente solo, prima salita di poco meno di 600 d+, la faccio a rilento, sento che le gambe sono intorpidite e mi fanno un male incredibile le enormi vesciche sotto la pianta del piede, non ci faccio caso. Arrivo all’altro ristoro, non mangio, non ne ho voglia. Il cartellone dice che il prossimo ristoro sarà dopo 16 km e ci separano altri 1352 d+ (me lo ricordo bene🤪). Inizia la salita direzione col du joly. Ad un certo punto mi gira la testa, mi fermo un attimo, spengo la frontale e mi godo il silenzio della notte chiudendo gli occhi. Sono ormai tantissime ore che proseguo al buio e comincio ad avere una visione a tunnel. Sorge il sole e mi trovo in una vallata molto aperta, dove ci siamo noi atleti, tante mucche e quintali di loro escrementi ovunque. Di solito il sorgere del sole mi fa bene al morale e mi aspetto un cambio di passo che però non arriverà. Faccio tanta fatica, le gambe non sono reattive. Il sole è ormai alto in cielo e il caldo comincia a essere pesante, sono a 2000 metri e la crema solare dove sta? Ma a casa ovviamente. Il colle e il relativo check point sembra non arrivare mai, vengo superato da tante persone questo non fa bene al morale. Molte di queste atleti li avevo beccati dormire come angioletti distesi su prati nel bel mezzo del nulla. Finalmente arriva il col du joly, al ristoro mi sforzo di mangiare, ma non ho voglia di niente, decido di restare solo 5 minuti, il cartellone dice qualche km ma soprattutto discesa di quasi 900 mt d-. La discesa inizia dolce poi si tramuta in tecnica e molto ripida e scivolosa, fatico tantissimo, le gambe sono dolenti, sembrano essere colme di acido lattico. Ogni balzello è una coltellata e anche i piedi non stanno bene. In queste condizioni proseguo a ritmo bradipo e l’idea del ritiro a les contamines si concretizza piano piano. Finita la discesa il caldo è insopportabile, la ciclabile che ci separa dal check point sembra infinita, km e km sotto ad un sole cocente. La decisione è presa,mi ritiro al km 123.9… sono indolenzito, non ho voglia di mangiare, dovrei affrontare ancora il col du tricot, con i suoi 1500 d+ e d-. In fondo in fondo, penso, la gara l’ho fatta…che cazzo me ne frega di essere finisher a tutti i costi, ma vaff…. mi ritiro😂. Quanto ho pensato il quei momenti, la mia gara dell’anno e non la termino e poi ma chi se frega, sembravo avere due personalità. Lo faccio e gli addetti mi guardano stupiti, mi dicono, ma hai ancora più di 10 ore, puoi farcela e come glielo spiego (francese😂) che il Trail lo faccio per divertirmi e vedere nei posti, ma quando non mi diverto più e non riesco ad apprezzare ciò che vedo nulla ha più senso. Prendo il bus direzione Chamonix, non vedo l’ora di bere una birra ghiacciata e farmi una doccia. Il bus si ferma, tutti scendono e io scendo, però c’è qualcosa che non va…chiedo a delle persone che passano e mi rispondono che Chamonix è a 7 km di distanza, sono sceso a houches, l’ultimo check point prima dell’arrivo😭😭😭😭😭😠😠😠😠. Sono incazzato nero! Decisione, mi incammino sul tracciato della gara e mi sciroppo questi noiosissimi km e finalmente arrivo in città dove tantissimi mi applaudono, ma io come faccio a spiegare che mi sono ritirato e sono ancora sul tracciato a macinare km? Arrivo e mi defilo, Chamonix e stracolma di gente festosa, un casino per trovare le mie borse e al volo riesco a prendere il bus delle 17 per Courmayer (il prossimo era alle 22)… non mi faccio una doccia da giorni e credo di emanare odori devastanti dentro quel bus. Arrivo a Courmayeur e ci sono altri 3 km da fare, carico di borse, per arrivare alla macchina e poi albergo. Scusate lo sproloquio, ma è solo una piccola parte della storia😅. Sono pentito di essermi ritirato? Direi di no, non ho il gadget finisher, ma in fondo mi sento di aver vissuto tutta l’esperienza intensamente e mi sento di essere finisher lo stesso.