BUT SKYRACE 2019 di Alessandro Crestani

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But SkyRace in Val Formazza. Finalmente iscritto a questa gara, era da tempo che volevo farla, ma non ero mai riuscito. Nutrito gruppo di Insubri iscritti sulle varie distanze, io decido per la 35 km snobbando per una volta la lunga distanza. Partiamo da casa alle 5 con un caldo già afoso e dopo un paio d’ore eccoci a Riale…la prima frase appena scesi dalla macchina è….”ma che freddo fa?”  Ci sono meno di 15 gradi e sferza un vento gelido per nulla piacevole. Ovviamente nessuno di noi aveva portato niente di pesante, per fortuna la felpa del pacco gara ci ha salvato il pregara ( un applauso all’organizzazione). Solito rituale pregara e foto di rito , poi ci mettiamo sulla linea di partenza. Nel frattempo cade anche qualche goccia di pioggia e ci riferiscono che al Rifugio 3A sta leggermente nevicando…molto bene😲. Alle 8 si parte, decido di mantenere un’andatura molto soft, la prima salita è molto lunga e in altitudine…. quindi meglio risparmiarsi. Tra fango e piccoli nevai raggiungiamo il Rifugio Busto senza troppi problemi. Lasciato il ristoro si parte in direzione Rifugio 3A, il punto più alto della gara (quasi 3000 mt). Il vento è molto fastidioso e gelato. L’organizzazione ci aveva riferito che ci sarebbe stata molta neve… ma per raggiungere il rifugio dobbiamo percorrere praticamente una pista da sci. Sono stato in compagnia di Giorgio fino a questo punto, poi lui ha allungato. In salita sulla neve non riuscivo a rendere, probabilmente l’altitudine mi stava facendo brutti scherzi. Con fatica arrivo al 3a, qui troviamo ristoro e giro di boa, si deve ripercorrere la pista da sci….ma in discesa 😱. Il primo tratto è ripidissimo, i ragazzi del soccorso alpino ci dicono che conviene buttarsi giù di culo e lasciarsi andare. Da adesso in poi questa nuova disciplina sarà conosciuta come CULOBOB😅. Non faccio in tempo a posizionarmi che scivolo e mi trovo ad andare giù a cannone scivolando di culo. I pantaloncini mi salgono fino alle orecchie e le parti basse mi rimarranno congelate per diversi minuti. La discesa che segue, sul nevaio in parte sciolto, è un calvario. Continuo a cadere e faccio una fatica boia. Arrivo al cancello del lago Morasco 20 minuti prima del termine…sto veramente arrancando. Si riprende a salire direzione passo Nefelgiu’, l’ultimo tratto è un altro bel nevaio, faccio meno fatica. Arrivati in cima, il lago Vannino fa bella mostra di all’orizzonte. La storia si ripete, discesa ripida innevata e obbligo di scendere a cannone. Ma ormai sono esperto di CULOBOB, prendo la rincorsa e mi lancio sulle mie già martoriate terga. Scendo come un missile per non so quanti metri….quasi quasi lo rifarei 😁. Ultimo tratto con neve mezza sciolta e ci siamo, da qui in solo brevi nevai. La discesa mi sembra infinita, ho sofferto tanto e inizia a fare molto caldo ed anche il vento ci lascia un attimo di tregua. Quando di fronte a me appaiono in tutta la loro maestosità le cascate del Toce il mio Garmin segna quasi 35 km (doveva essere una gara da 32🙄). Ultimo dislivello da superare è la salita delle cascate, il sole è cocente, ma la birra ghiacciata è lì che mi aspetta all’arrivo, lo so. Di corsa fino al traguardo su un tratto pianeggiante e ARRIVATO! 7 ore 16 minuti, ho faticato molto di più del previsto e il crono non è dei migliori…. ma chi se frega….mi sto godendo la mia birra ghiacciata nel boccale finisher targato But! Alla fine 38 km e quasi 2600 d+…una gara molto impegnativa.

Se volete vedere un video che renda l’idea della BUT SKYRACE 2019 andate sulla pagina Fb del Cresta!