Simone Banfi ci racconta la sua Maremontana

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Dopo 4 anni di gare “brevi” ho voluto sperimentare nuovamente una distanza più considerevole e, viste le belle recensioni sentite, mi sono iscritto alla Maremontana, 45km e 2600d. Non tanto con l’obiettivo di posizioni o tempi, nemmeno di ritmi atroci, solo con il piacere di poterla concludere con buone sensazioni e soprattutto gustarsi i paesaggi, i sentieri e il viaggio. Che alla fine è l’ottica del trail, godersi la traversata e conservarne un bel ricordo. 
Questa volta obiettivo centrato in pieno. 
Con Andrea e Lorenzo (insubri) più Emanuele arriviamo in quel di Loano il giorno precedente. Dopo una sfondata di spaghetti allo scoglio e un bel calice di bianco si va a letto presto in attesa della fatidica ora. Loro faranno la 20km e dormiranno un po’ di più, per me la sveglia è alle 4.30.
Colazione tranquilla senza strafare, attrezzatura studiata a puntino e strategia di gara pronta in testa. Caffè doppio in tazza grande e siamo già sulla linea di partenza, tutti con le frontali accese. Alle 6.03 inizia l’avventura! 

Ci si butta sulla sabbia, leggendario passaggio iniziale e poi si prende il volo sul lungomare. Fino a Borghetto Santo Spirito sono 3km a ritmo alto, chi si piazza davanti non si imbottiglia all’inizio del sentiero. La prima salita passa che è un piacere, ritmo facile, sempre gestito. Le prime luci dell’alba regalano momenti spettacolari, mi sono portato una GoPro per immortalare gli attimi più belli della gara, tanto non ho frenesia di perdere qualche manciata di secondi. La parte centrale è spesso ben corribile, i bastoncini sono dei fedelissimi amici e come tali vanno trattati: in salita mi portano su alla grande, in piano e in discesa si accomodano a tracolla sulla mia schiena e si gustano il galoppo. Importante mangiare poco ma spesso. Ai ristori sempre il pieno di borraccia con H20 e sali e sempre ritmo facile, mai esagerare. Guadagno pian piano posizioni, persone forse partite troppo forte, non voglio incappare in questo errore, la strada è lunga. Al ristoro del 26°km siamo a più di metà gara, qui le staffette si danno il cambio. Tutto gira al meglio, ora c’è la lunga salita al Monte Carmo (circa 600d+) e le gambe sono ancora freschissime. Al 30°km sono al punto più alto dell gara, esattamente a 4h di gara. Quasi non ci credo, posso anche fare un bel tempo (per le mie aspettative..!). Sogni infranti dopo un paio di km a causa di dolori lancinanti alle ginocchia, mai avuti in questo modo. Quasi preoccupato alterno l discesa con tratti di cammino e corsetta leggera. Devo rallentare, peccato, nel frattempo almeno 6-8 persone mi superano allegramente. Per fortuna gli ultimi km contengono ancora parecchie risalite dove il dolore si allenta. Il finale è una lotta contro queste fitte maledette, peccato perchè muscolarmente c’era ancora benzina e le crisi non si sono presentate. L’ultimo km, tanto atteso, presenta un odioso quanto simbolico passaggio su spiaggia, qualche maledizione è partita (e non solo a me, credo). Chiudo in 6h13′ con tanta soddifazione e un bel ricordo di tutto il percorso, le sensazioni e l’organizzazione, grandissima Vibram Maremontana!

Alla grandissima invece i due nuovi Insubri Andrea Carabelli e Lorenzo Milani, rispettivamene 4° e 20° nella gara di 20km, eccezionali!!