ALESSANDRO CRESTANI E LA RONDA GHIBELLINA: LA TOSCANA CHE NON TI ASPETTI

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Domenica 28 gennaio io Michi e Max abbiamo partecipato a questo trail, io alla 45 km (2500d+) e loro alla 70 km (3500d+).
Durante il lungo tragitto in macchina abbiamo parlato di tattica di gara, sottolineando il fatto che l’altimetria dei due tracciati potesse essere sovrastimata viste le basse altitudini raggiungibili. Sulla carta ci sembrava una gara veloce, da “correre”. Arrivati al palazzetto dello sport di Castiglion Fiorentino rapido ritiro del pettorale e cena al pasta party per riuscire a dormire il più possibile.
La sveglia sarà all’alba per me, per loro due molto prima. Trascorro la notte in dormitorio a terra nel sacco a pelo, dove non dormirò quasi niente, ma anche questo è il bello del mondo trail, quel pizzico di avventura.
Suona la sveglia alle 6 in punto, proprio in quel momento i ragazzi della 70 km staranno partendo alla luce delle frontali. Rapida colazione e, infreddolito, mi dirigo in zona partenza(ci sono zero gradi). Siamo circa 350 al via, come per la 70 tanti runner forti, ma io non sono certo li per arrivare tra i primi. Ore 8 in punto lo start, subito salita per attraversare il Borgo medioevale di Castiglion Fiorentino e poi si esce dall’asfalto. La prima parte veramente tosta, con ripide salite, rocce scivolose, single track dove si formano ingorghi e il gruppo è ancora unito. Passano i km e dopo la dura parte iniziale si avrà una rapida successione di ripide salite e discese molto sconnesse che mettono a dura prova le gambe (per fortuna doveva essere un trail corribile).
Verso le 10 l’escursione termica sarà stata impressionante, via i manicotti e si rimane in maglietta, sembra giugno. La parola d’ordine è una sola, bere! Continuo ad assumere 1 gel ogni ora, ai ristori prendo solo due fette di arancia e 1/2 bicchiere di coca e subito via. Sbaglio strada in totale 3 volte e sempre quando sono lanciato in discesa, poi saprò che anche molti top avranno sbagliato pregiudicando l’esito della gara. In effetti la tracciatura in alcuni punti nevralgici è scarsa e poco visibile al sole. Proseguo senza cedimenti ma con la paura di sbagliare ancora, ormai mancano 5 km e le salite sono tutte dietro le spalle. Tratto di pianura, asfalto e finalmente eccolo li, il gonfiabile dell’arrivo!
Che bellezza, e sto pure bene. Un signore vestito in stile medievale mi versa con un mestolo una abbondante quantità di birra abbaziale nella coppa del finisher.
92mo su circa 320 arrivati, bevo buona birra, cosa posso voler in più dalla vita. Dopo una doccia e un attimo di riposo trovo Michi e Max, provati ma contenti (La 70 era veramente tosta). Michi terza donna e Max 18mo e sesto di categoria. Anche loro hanno sbagliato strada come molti altri. Rapidi commenti e una certezza , l’altimetria era ESATTA! Doloranti ma soddisfatti ci aspetta l’ultima abbondante cena in terra toscana, il lunedì si rientra. Bellissimo we.

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