Dopo una stagione (a livello sportivo) fatta di alti e bassi (più bassi che alti),
ho voglia di fare una gara, nn una gara qualsiasi ma una di quelle che piacciono a me, un sky race di quelle che mi tolga il fiato e mi faccia rimpiangere la mia voglia di averci partecipato.
Ormai la stagione volge al termine e quella che fa al caso mio è il top, la finale world series di sky running, la Limone extreme.
Piu una follia che una sfida, la mia forma fisica è abbastanza precaria, vari dolori tra cui la schiena mi tormentano da un po´, non li ascolto e vado..
Alle 7, sono già a Limone del Garda.
Alle 10:15 complice un piccolo ritardo dell´organizzazione si parte, pronti via, dopo 2 km per le vie del paese, si sale.
Quello che mi aspetta è un km verticale vero e proprio ,su un ghiaione che nn lascia molto respiro. Fatto i primi 6 km e arrivati a quota 1.300m inizia il bello.
Un sentiero molto tecnico , tra guglie calcaree e strapiombi mozzafiato ( da far invidia al mitico trofeo Scaccabarozzi ) fatto di cambi di pendenza che tagliano le gambe e anche il respiro.
Sento il cuore in gola, ma le gambe nonostante tutto spingono e vanno, di solito su questi percorsi mi ispiro e mi diverto sempre un mondo.
Via via recupero molte posizioni fino all´ ultima salita dove iniziano le prime avvisaglie di crampi. Stringo i denti e arrivo al ristoro, bevo quasi a star male e parto… Discesa, la mia “specialità” tecnica e dura degna delle migliori sky race.
Anche qui recupero molte posizioni e arrivo al traguardo 3h10´.
Concludo le mie fatiche in 125 posizione su 500 partecipanti.
Beh che dire: quando mi parlavano di una gara mondiale sul Garda mi veniva da ridere… Mi son dovuto ricredere, una skyrace di 24 km con dislivello complessivo sui 4000m ,dura tecnica e molto impegnativa, anche se mai in alta quota.
Il livello altissimo, basti pensare che Fabio Bazzana, vincitore e record Man della Como Val Madrera di una settimana fa´ è giunto al traguardo 22 imo, la dice lunga.
Ottima gara, organizzazione impeccabile.
Fonte: Stefano Bortolotti