Conclusa da qualche giorno la bellissima Maratona della Valle Intrasca, lasciamo ai nostri protagonisti il piacere di raccontare le loro emozioni, la sofferenza e la gioia…
230 coppie al via, questi i risultati dei nostri:
24° Matteo Deon – Salvatore Tarantola 3h33´
39° Roberto Gramoni – Casoni Simone 3h44´
46° Marco Longhin – Roberto Isolda 3h51´
48° Fulvio Vicario – Massimo Amenta 3h52´
63° Fiorenza Frassinesi- Alberto Castiglioni 4h01´ (9°coppia mista)
MATEEO DEON
Tornare a Verbania, ad un anno di distanza dalla prima gara ufficiale ISKYT ha il sapore di un anniversario!
La giornata comincia male, con il Fede ko a causa di un´influenza. E´ un anno sfortunato per lui, ma sono certo che tornerà presto ai suoi livelli.. e che livelli!!
Rassegnato a dover fare il giro corto ecco che incontro Salvatore, forte atleta Valetudo rimasto anche lui senza compagno e decidiamo di correre insieme! Che fortuna, mi sarebbe dispiaciuto un sacco non correre!
Parto pieno di stimoli, conscio del fatto che per fare una buona gara oggi dovrò spingere al massimo. Il ritmo è subito alto e quando imbocco la prima salita sono già in affanno. Salvatore dimostra subito di avere un altro passo ,ma non me lo fa pesare ed anzi mi incita tutto il tempo con i racconti delle sue discese mozzafiato.
Finalmente la strada spiana e torno ad essere di compagnia (dalla mia bocca per chilometri sono usciti solo dei monosillabi incomprensibili). Ne approfitto per prendere un gel e recuperare energie per l´ascesa al rifugio Pian Cavallone. Finalmente sto bene ed in salita riusciamo ad incidere e a recuperare 4 coppie.
Il tempo di risalita è stato ben oltre le mie aspettative, scollinando in 1h55m. Sto bene, sono contento ed affronto la discesa a ritmo deciso. Passano solo un paio di km ed arivano i primi crampi. Maledetti crampi!
Arrivato al ristoro di Intragna sono costretto a fermarmi, i muscoli sono duri come rocce. Salvatore cerca di sciogliemeli ma appena molla si irrigidiscono subito. Temo il peggio ma dopo un paio di minuti riesco a ripartire. Abbassiamo notevolmente il ritmo e prendo un altro gel. Riesco a procedere senza dolori per qualche km ma poi torno a soffrire, in questi casi ti rendi conto di quanto la testa sia fondamentale. Sono concentrato sul dolore per controllarlo e cerco di bere il più possibile.
Quando finalemente passa tutto è il mio compagno ad andare in difficoltà, per la prima volta dopo molto tempo superava le 3h di gara e temo abbia sofferto il mio ritmo altalenante e decisamente lento per un atleta della sua esperienza. Così negli ultimi km perdiamo 4 posizioni (1 la recuperiamo in volata con uno scatto di orgoglio di Salvatore che da fondo alle ultime energie!). Arriviamo con un tempo di poco più di 3h33. Sono soddisfatto perchè so di aver dato il massimo. Ringrazio Salvatore per avermi sopportato, credo che in discesa si sia annoiato parecchio, ma era contento anche lui.
Alla fine il momento più emozionante, vedere l´arrivo dei compagni mano nella mano immersi nel tifo stupendo di piazza Ranzoni è stato stupendo. Pelle d´oca!!
Complimenti a tutti e un consiglio: chi non ha mai fatto una gara a coppie provi!!
ROBERTO GRAMONI
La mia valleintrasca, dopo aver trovato un socio, 3 giorni prima della gara, partenza a scatola chiusa, giornata splendida, la mia prima con sole, piano di asfalto tutto bene… la salita mi fa pensare che dovremmo chiudere in buona posizione… forse leggero anticipo sulle mie vecchie edizioni, ma è solo
un illusione… perché allo scollinamento sul Piancavallone, il socio viene colto dai crampi, da cui non se ne separerà fino all´arrivo, e giunti ai piedi di Caprezzo una lieta novella del mio compare ” Roby… io non ne ho più….” quindi ci arranchiamo sulla collina, e cerchiamo di digerire come meglio possiamo i km finali.
GRANDISSIMO ! Matteo Deon 1° della squadra con una prestazione fantastica, e tanti complimenti a tutti noi FINISHER.
MARCO LONGHIN
Ho lasciato decantare per più di 24 ore le forti emozioni provate Domenica alla Maratona della Valle Intrasca..decisione saggia la mia, avrei potuto commettere l´errore di scrivere dell´ennesima delusione personale di questi ultimi mesi.
Oggi invece, a mente fredda, sono convinto che io e Roberto abbiamo fatto la gara quasi perfetta…non potevamo fare più di cosi e lo dimostra il fatto che siamo entrambi arrivati in fondo davvero stremati, spremuti, non avremmo potuto fare altri 100 metri.
Continuo a ripetermi che siamo stati bravi, ne sono assolutamente convinto…c´è stata piena sintonia e anche quando il primo dei due ha iniziato a cedere sotto il peso della fatica, l´altro non ha esitato a fare altrettanto…
Roberto è stato fantastico, non mi ha mai messo nella condizione di dover correre in funzione sua, ha lasciato che io conducessi la gara dal primo all´ultimo metro secondo le mie possibilità…
Dopo i primi 2/3 km sento di stare bene, in salita non faccio fatica a tenere un ritmo più veloce degli atleti che abbiamo davanti , erano mesi che non mi sentivo cosi(nausea a parte)….scolliniamo in 2h e spiccioli, non male. Poi la discesa fatta in scioltezza e superando diverse coppie in difficoltà….e via che rimontiamo altre posizioni.
I silenzi di Roberto iniziano a fare rumore, soffre per la sua caviglia mentre la mia nausea aumenta, ma cerco di non pensarci.
Ci guardiamo in faccia per farci coraggio, consapevoli che avevamo fatto bene fin li e che sarebbe stato un peccato buttare via tutto…noi volevamo rifarci della delusione delle Porte di Pietra!
Conosco il percorso e so che la parte più difficile deve arrivare, i 5 km di pianura che ci avrebbero condotto in centro a Intra e quindi all´arrivo…non mi sbagliavo.
Ricorderò a lungo quei 5 km finali…corro da quasi 20 anni, ma questa imbarcata con nausea, caldo, stanchezza, sete e confusione mentale sono stati devastanti come in poche altre gare.
A 1,5 km dal traguardo abbiamo entrambi avuto una reazione, abbiamo ripreso a correre “barcollando” e siamo arrivati.
A centro metri dalla fine ricordo di aver detto: ” Roby, ce l´abbiamo fatta!”…risposta: “Si!”
Ho tagliato il traguardo in stato confusionale, stavo davvero male cavolo…ma ho trovato il sorriso di Matteo (grandiosa la sua gara), poi Roberto Gramoni…subito dietro di noi sono arrivati Vicario e Amenta, poi Castiglioni Frassinesi.
Bello!!! Per un attimo ci siamo trovati tutti all´interno delle transenne ad abbracciarci e batterci il cinque, mentre decine di persone tra il pubblico osservavano le numerose maglie verde fluo e certamente avranno pensato”Grande Team questo!” (VERO!)
…Poi non ricordo più nulla, mi sono concentrato sul rapido recupero fisico per poter condividere il pasta party con i compagni.
Scontato ringraziarvi tutti…
ROBERTO ISOLDA
UNA PELLICOLA DA 32mm
Linea di arrivo, un boato di applausi e una gioia indescrivibile sovrasta la sensazione di svenimento mia e di Marco.
La squadra si riaggrega e i complimenti a ciascuno sono d´obbligo dopo una prova del genere.
Stop.
Riavvolgi nastro.
Avvio.
La storia che ci porta a questo lieto fine non inizia nel migliore dei modi. Il fato spesso gioca sporco e, forse per riservarsi parte del divertimento, disegna una propria altimetria.
Questa volta la determinazione e il gusto per le sfide dell´ISKYT non si sono misurati solo in gara ma anche prima della partenza. Certo, questa è una pellicola d´avventura ma in certe storie il fato incasina, il fato risolve e ai protagonisti viene lasciato il compito di credere che tutto andrà nel verso giusto.
Nastro avanti.
Stop.
Siamo tutti sulla linea di partenza, l´aria è già calda e i postumi di allenamenti e gare sono presenti nelle gambe come il sole sopra le nostre teste.
Partenza.
Nastro avanti.
Stop.
Molti i momenti divertenti ma ora siamo a metà percorso e si conclude la lunga salita che ci porta al rifugio del Pian Cavallone: la parte più facile della gara finisce e la caviglia dolorante mi ricorda che ogni passo falso lungo l´infinita discesa potrebbe compromettere la gara.
Serve concentrazione e lucidità, il presidente monitora che il passo in discesa non sia troppo veloce per me: empatia e ascolto di quello che il proprio compagno di gara non dice: questo significa correre in coppia.
Incontriamo persone sopraffatte dai crampi e la caviglia, per solidarietà, batte il cinque a tutti questi malcapitati con fitte sempre più intense. Tengo duro ma anche Marco sembra risentire della nausea che non gli ha permesso di mangiare niente.
Il caldo, la stanchezza e i dolori mi rinchiudono in un bozzolo di torpore che non mi fanno aprire bocca fino all´ultima curva.
La pellicola sbiadisce negli ultimi cinque chilometri e quella sofferenza risulta sempre più difficile da ricordare.
Il finale della storia lo conoscete, ora riavvolgo il nastro pronto per una nuova avventura.
CASTIGLIONI ALBERTO
02 Giugno 2013 Maratona della Valle Intrasca , corsa in coppia, e la nostra ISKIT si presenta con ben 8 atleti.
Longhin Marco e Isolda Roberto (detto Luca)
Vicario Fulvio e Amenta Massimo
Frassinesi Fiorenza e Castiglioni Alberto
Deon Matteo e Tabacco Federico
Gramoni Roberto e Casoni Simone”non insubre”
La mattina nasce subito con non poche insidie infatti il nostro Federico deve dare forfait a causa dell´influenza che lo ha bloccato, a discapito del suo compagno Teo, che comunque viene su a Intra col gruppo, perseveranza che gli vale l´abbinamento, grazie all´organizzazione, con un forte atleta della Valletudo anche lui rimasto senza compagno all´ultimo.
Alla partenza ben 224 coppie , la giornata è tersa e il pubblico abbondante.
I primi chilometri sono di asfalto e dunque corriamo tutti insieme, a parte Teo che deve inseguire il suo super socio che per capire se era in forma decide di fare delle ripetute di riscaldamento, ma il nosto atleta non lo ha molato.
Si inizia a salire, vecchia mulattiera di ciottolato abbastanza intensa, seguita da diversi strappi intervallati da tratti in asfalto, poi finalmente si entra nei boschi e su sentieri. Il panorama sulla valle e poi sul Lago Maggiore, è mozzafiato grazie alla meravigliosa giornata di sole.
Fiorenza e io ci siamo difesi decisamente bene, soprattutto in salita , dove come da dietro spuntava una donna , Fiore accellerava, nonostante non fosse la sua giornata migliore, ma come sempre non molla mai.
Poi inizia la discesa , dove purtroppo i riescono a superare ben 4 coppie miste , che sembravano decisamente irraggiungibili, ma le salite non sono finite come ricordo a Fiore e poi resta tutto il tratto di rientro a Intra che vittime ne avrebbe fatte.
La previsione era corretta infatti sullo strappo, al 23° subito un recupero, e appena dopo un´altro che da morale, anch se la fatica e il caldo della bassa quota si fa sentire.
Stringiamo denti e spingiao fino in fondo superando tante coppie ormai a passeggio. Siamo in paese e l tifo del pubblico ci da la carica per un alungo finale che ci ale la Nona posizione tra le coppie miste e un super tempo di 4 ore e 39 secondi e la 63 esia assoluta.
Riroviamo tutti i compagni di squadra e si fa festa insieme.
Bellissima esperienza, ottime sensazioni, e come sempre lo spirito di squadra fa dimenticare la fatica in un attimo.
Grande prestazione di tutti , complimenti sinceri.
Forza ISKIT………..